Liegi-Bastogne-Liegi 2023, Tadej Pogacar: “Cercherò di arrivare da solo, possono succedere molte cose. Sono felice di sfidare Remco”
Tadej Pogacar alla Liegi – Bastogne – Liegi 2023 per entrare ancora di più nella storia. La strada verso una nuova vittoria appare sostanzialmente spianata per il leader della UAE Team Emirates, che troverà tuttavia un “nuovo” ostacolo sulla sua strada, Remco Evenepoel. I due si sono incrociati pochissime volte (forse mai) in carriera in corse alle quali entrambi ambivano e arrivavano in forma e questa Doyenne è una splendida occasione. Al via con due percorsi completamente diversi in questa primavera, ma anche nel resto della stagione, i due fenomeni sono anche gli ultimi due vincitori della quarta Monumento della stagione.
“Non abbiamo ancora corso molto l’uno contro l’altro – sottolinea ai giornalisti nel corso di una breve conferenza stampa – Ho molto rispetto per lui e sono sicuro che sarà una battaglia divertente. Spero che entrambi avremo una grande giornata. Lui è uno dei principali favoriti, ma ci sono ancora corridori forti. In una corsa così dura, con molte salite, possono succedere molte cose. Non mi limiterò a tenere d’occhio Remco. Sarà sicuramente fresco, si è preparato bene con un allenamento in altura. Il suo obiettivo dopo domenica è il Giro, il mio è il riposo (ride, ndr). Ma sono contento che ci sia anche lui, questo rende la corsa ancora più interessante per gli appassionati. È un grande corridore con molte qualità. Mi piacerebbe avere la sua aerodinamica, può andare incredibilmente veloce in pianura”.
La presenza del belga sembrava poter cambiare l’assioma che vedeva lo sloveno “costretto” a staccare tutti per vincere questa primavera, visto che sulla carta il due volte vincitore del Tour de France è molto più veloce in uno sprint a due. Allineandosi a quanto dichiarato tuttavia dall’ancor più giovane rivale, che non si sente battuto in caso di arrivo a due, è lo stesso classe 1998 a confermare di non voler cambiare modalità di correre, il che ovviamente implicherà che sarà di nuovo la sua squadra ad assumere il controllo della corsa.
“Cercherò di arrivare da solo, sarà la cosa più semplice – conferma – Ho notato che Remco è abbastanza veloce. Non l’avevo mai notato prima perché arrivava sempre da solo (ride, ndr) O sprecava troppe energie lungo il percorso. Se domenica dovessimo fare uno sprint uno contro l’altro, non so chi vincerà. Sarà sicuramente interessante. Anche se mi rendo conto che la nostra squadra dovrà controllare il percorso. Vogliamo rendere la corsa dura sulle salite. Il finale può esplodere presto, vedremo”.
Come da lui stesso ammesso in precedenza, una delle grandi differenza fra i due sarà la freschezza, vista l’intensa primavera che lo sloveno ha scelto per iniziare il suo 2023. “Sono stato piuttosto impegnato, ma mi sento ancora bene – sottolinea al riguardo – Dopo la Parigi-Nizza mi sono concentrato sulle classiche e le cose sono andate sempre meglio. Se sarò al meglio domenica, lo vedremo. Mentalmente sto ancora bene, sono molto motivato. La Liegi è una delle corse più belle del calendario. Qui ho vinto la mia prima Monumento. Un anno prima ero già sul podio e avevo scoperto di poter affrontare anche le classiche. Mi piacerebbe quindi vincere per la seconda volta. In teoria, sembra che le classiche di primavera siano le più adatte a me, proprio come il Giro delle Fiandre. Manca poco, poi potrò iniziare un periodo di riposo e lavorare per nuovi obiettivi“.
In ogni caso, è chiaro questa primavera per lui è stato un successo e solo il tempo dirà l’effettiva compatibilità con un programma carico anche a livello di grandi giri. In ogni caso, è qualcosa che il fenomeno sloveno appare più che disposto a rifare nei prossimi anni: “Mi sono divertito molto e voglio assolutamente ripetere questo programma in futuro. Non so se produrrà gli stessi risultati. Ma certo che è possibile. Queste vittorie sono state inaspettate, non avrei mai osato sognare di poter vincere tutte quelle belle classiche. Per me le vittorie di questa primavera equivalgono alla vittoria del Tour, ne sono molto orgoglioso. E se dovessi scegliere? È una scelta difficile. Beh, alterniamo: un anno vinco le classiche e l’anno dopo il Tour!”
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